Milano Food City: Andrea Mascaretti e le politiche alimentari sostenibili –

Andrea Mascaretti, Presidente del Centro per lo Sviluppo Sostenibile, conduce il workshop sulla sostenibilità alimentare

 

IN THE MOOD FOR FOOD – POLITICHE ALIMENTARI METROPOLITANE

Pensando alle generazioni future

 

Sostenibilità alimentare, contrasto alla contraffazione, le nuove frontiere della ricerca, la lotta allo spreco e il valore cuturale del cibo: sono questi i temi al centro di “IN THE MOOD FOR FOOD – POLITICHE ALIMENTARI METROPOLITANE – Pensando alle generazioni future”, la manifestazione in programma lunedì 8 maggio dalle ore 10.00 alle 12.30 a Palazzo Isimbardi, Via Vivaio 1 Milano organizzata da Centro Sviluppo Sostenibile, CibiLab, Società Umanitaria e Centro Studi Anticontraffazione con il patrocinio e il supporto del Comune di Milano, della Città Metropolitana di Milano e di Confcommercio.

 La manifestazione proporrà quattro workshop tematici dedicati alle ultime tendenze del mondo FOOD con un panel di 40 relatori di grande prestigio in grado di apportare un importante contributo alle analisi di criticità e opportunità del sistema del food e di tracciarne in anticipo i possibili scenari di sviluppo futuri, tra logistica alimentare, nuove tecnolgie, cultura, qualità e welfare  .

“Come Amministrazione siamo attenti alla promozione di una corretta cultura alimentare e a contrastare lo spreco del cibo, grazie ad appuntamenti come questo e a Milano Food City riportiamo l’attenzione al cibo al centro del dibattito politico e della vita culturale e sociale della città – commenta l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani che sarà presente all’evento. Prosegue: La settimana di Milano Food City in cui si alternano momenti di incontro, talk, eventi e dibatti ci auguriamo diventi un appuntamento fisso nel calendario della città, arricchendo il palinsesto di offerte tematiche che, dalla moda al design, già sperimentano da tempo una forte risonanza internazionale – non solo veicolando il grande patrimonio gastronomico cittadino e italiano ma promuovendo Milano da punti di vista non scontati, per favorirne una scoperta più autentica, senza tralasciare la lotta allo spreco e l’attenzione ai più bisognosi”.

Durante i lavori verranno coinvolti i principali stakeholder su quattro temi principali, ad ognuno dei quali verrà dedicato un qualificato tavolo di discussione: un’occasione unica per rilanciare l’eredità di Expo 2015 e guardare al futuro.

 IL CIBO E L’UOMO

 “La Società Umanitaria è uno storico ente culturale e di sviluppo sociale che in questi anni ha dato un importante contributo al dibattito sul tema di Expo 2015. Riteniamo che il valore simbolico del cibo, la cultura del cibo, la convivialità, la conoscenza degli altri attraverso il cibo, siano elementi fondamentali di questa nostra società, ed è per questo che nella Milano capitale del food l’aspetto culturale avrà certamente una grande rilevanza.” Conferma Maria Helena Polidoro, direttore generale della Società Umanitaria “Il cibo nella religione, il cibo nell’arte, il cibo nelle tradizioni, ma anche il cibo come elemento d’identità, di conoscenza e d’integrazione sono gli argomenti che svilupperemo in questo workshop per comprendere meglio come si nutriranno i milanesi. E’ proprio il caso di dirlo: il pane è cultura”.

 ALIMENTAZIONE METROPOLITANA E SOSTENIBILITÀ:

COME SI NUTRIRANNO MILIONI DI CITY USER

“Nutrire ripetutamente ogni giorno circa 4 milioni di cittadini e city user della città metropolitana di Milano, in una fascia oraria molto ampia e in ogni angolo della città, è un’attività molto complessa che coinvolge molte strutture logistiche, molte persone e genera grandi opportunità ma anche alcuni sprechi. Questo sistema del food metropolitan” ha dichiarato Andrea Mascaretti, presidente del Centro per lo Sviluppo Sostenibile “oggi è in grande evoluzione con l’avvento dell’e-commerce e delle app che consentono di ordinare un pranzo al ristorante o la spesa al supermercato e riceverli in pochissimo tempo a casa propria senza neanche muoversi dalla poltrona. Il nostro obiettivo è quello di capire in che direzione si sta evolvendo il sistema del food metropolitano  e come ridurre le criticità e contemporaneamente cogliere tutte le opportunità che questa evoluzione ci presenterà. Milano deve diventare il modello internazionale di come si alimenta una città metropolitana in modo sostenibile: offrendo la più ampia opportunità di scelta a ogni ora del giorno della notte, riducendo l’impatto ambientale del sistema del food, garantendo qualità e autenticità di ciò che viene ordinato  e aumentando anche le opportunità di solidarietà alimentare. In questo Milano sarà a tutti gli effetti la capitale del Food.

 TRADIZIONE E RICERCA NEL SETTORE AGROALIMENTARE

L’associazione CibiLAB, nata con l’obiettivo di analizzare e promuovere conoscenze e tendenze relative all’agroalimentare, si propone come centro di riferimento permanente per la valorizzazione della cultura del cibo e delle pratiche d’eccellenza del settore, grazie anche a un rapporto virtuoso di collaborazione/sostegno con le aziende del comparto. Con questa finalità ha invitato al suo tavolo di lavoro in Città Metropolitana interlocutori autorevoli e influenti che operano in diversi ambiti dell’agroalimentare, stimolandoli a confrontarsi per verificare la praticabilità di percorsi di collaborazione reciprocamente vantaggiosi, che diano concretezza al proposito di “fare rete”, ipotizzando come passo immediatamente successivo modalità e canali adeguati per l’attuazione di tale finalità.

 

CONTRAFFAZIONE AGROALIMENTARE E TUTELA DEL MADE IN ITALY

“Parlare di contraffazione agroalimentare a Milano nella settimana dedicata al food – afferma Daniela Mainini, Presidente del Centro Studi Anticontraffazione è tema di grande attualità e si pone in continuità con La Carta di Milano, con cui si è concluso Expo 2015, firmata da oltre un milione di persone e tradotta in 20 lingue diverse, nella quale già il Centro Studi Anticontraffazione ha lavorato affinché fosse affermato il principio secondo cui il cibo è un patrimonio culturale che, in quanto tale, deve essere difeso da contraffazioni e frodi, protetto da inganni e pratiche commerciali scorrette, valorizzato per origine e originalità con processi normativi trasparenti. Dare identità condivisa al cibo per definire meglio cosa intendiamo per contraffazione agroalimentare appare tuttavia un elemento fondamentale. L’Unione europea ha fatto molto in questi anni per dare regole e indicazioni su come dare identità al cibo e su come tutelare i diritti dei consumatori e dei produttori, ma appare più che evidente che difetti una definizione di contraffazione e frode agroalimentare univoche. Ogni Paese lo declina differentemente. Ciò evidenzia che lo sguardo deve essere europeo. Il tavolo confronta buone prassi di lotta alla contraffazione, rilancia il tema delle filiere agroalimentare etiche e pone le basi affinché dalla teoria della Carta si passi alla pratica e alle azioni concrete”

Al termine dei lavori, intorno alle 13.00, è previsto un momento conclusivo lo Chef stellato Gualtiero Marchesi ed Evelina Flachi, Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizionista e Presidente “Food Education Italy”. Per gli ospiti un risotto alla milanese, un simbolo della città che ospita Milano Food City e la manifestazione TUTTOFOOD 2017: sarà quindi una modalità nuova e originale per raccogliere gli spunti emersi durante i workshop e discutere sulle politiche alimentari per le metropoli del futuro personaggi delle istituzioni e del mondo del food.

 

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